Il Giornale di Vicenza / di Cinzia Zuccon
C’è anche una matrice vicentina nella “Settimana della scienza e dell’innovazione” che ha visto unire le forze il Premio Galileo per la divulgazione scientifica e il Galileo Festival dell’innovazione.
All’evento che dal 6 al 12 maggio prossimi ospiterà a Padova 80 appuntamenti con oltre 200 relatori contribuiscono infatti partner vicentini: Cuoa business school, Niuko (Confindustrie Vicenza e Padova) ed Ecor Research di Schio sono tra i sostenitori della manifestazione promossa dal Comune di Padova e ItalyPost. Il progetto, che annovera nel programma scienziati di fama internazionale, ha come obiettivo diffondere la cultura scientifica e dell’innovazione attraverso incontri, laboratori, visite guidate.
IL CUOA. Tanti i temi che saranno trattati si va dai big data alle fake news, dalla ricerca sul cancro all’etica della tecnologia, dai processi di digitalizzazione più avanzati al trasferimento dei saperi. «Siamo felici di essere partner di questa grande manifestazione – sottolinea il presidente del Cuoa, Federico Visentin -. Il Galileo Festival è l’occasione per entrare in contatto con aziende e persone che hanno fatto dell’innovazione un driver vero di sviluppo e profondi conoscitori delle dinamiche e delle opportunità connesse alla capacità di innovare. Al Cuoa lo diciamo sempre: è necessario far sistema e affrontare le nuove sfide con visione aperta e consapevole di tutte le grandi opportunità che innovazione e trasformazione digitale possono offrire alle imprese».
FORMAZIONE, COMPETENZE E INNOVAZIONE: VICENTINE PROTAGONISTE. Tra i temi centrali del dibattito ci saranno la formazione e il trasferimento delle competenze. Sul “Reverse Mentoring” (lo scambio di conoscenze tra giovani e senior in azienda) interverranno Silvia Bordignon, direttore delle risorse umane di Baxi, e Marina Pezzoli, ad e partner di “Niuko innovation e knowledge”, il più grande polo italiano per la formazione e la consulenza d’impresa nato dalla collaborazione delle Confindustria di Vicenza e Padova. «Fare davvero innovazione – commenta Pezzoli – significa saper cogliere in tempo i segni di un mondo che cambia e giocare d’anticipo combinando capacità di visione e aderenza al territorio. Un atteggiamento che non si improvvisa, ma va coltivato: senza un investimento strutturato nella formazione, l’investimento in tecnologie risulta spesso inefficace». Il focus sulle nuove competenze per proteggere l’innovazione ed il made in Italy sarà invece a cura di studio Bonini di Vicenza e parteciperanno Alessandro Cegalin, Ip manager di Fitt di Sandrigo ed Elena Dal Maso, vicentina e fondatrice di Kruman (dove mette a disposizione delle imprese la sua lunga esperienza in Germania).
CACCIA AI TALENTI. Il Festival sarà anche l’occasione per andare a caccia di talenti. Impegnata nei colloqui di selezione ci sarà anche la vicentina “Ecor International” che produce componenti critici in acciaio e leghe speciali e che ospiterà a Schio un gruppo di laureandi e dottorandi; inoltre, con il general manager Fabrizio Casadei racconterà al Festival come l’innovazione sostiene la competitività delle imprese italiane. Cuore dell’evento sarà il Premio Galileo che sarà assegnato venerdì 10 maggio e della cui giuria scientifica 2019 è presidente Elena Cattaneo, senatrice a vita e scienziata di fama internazionale e nota per le sue ricerche sulle cellule staminali e la malattia di Huntington, tema della sua Lectio magistralis. Si parlerà anche di etica della Tecnologia con Paolo Benanti (Pontificia Università Gregoriana) mentre il fisico Roberto Battiston racconterà i suoi anni da presidente all’Agenzia spaziale italiana. Da segnalare l’immunologo Alberto Mantovani che interverrà sul legame tra immunità, infiammazione e cancro (nel ciclo di incontri con la Fondazione Airc) e il teorico della “Blue economy” Gunter Pauli: parlerà del modello economico che punta a trasformare in merce redditizia ciò che oggi va sprecato.