Il Premio Libro dell’Anno sull’Innovazione, alla sua prima edizione, si propone di favorire le produzioni editoriali, con particolare attenzione alla qualità della scrittura, che raccontino e analizzino il mondo dell’innovazione sia sotto l’aspetto tecnologico che delle questioni etiche e filosofiche ad essa connesse. Il Premio ha lo scopo di favorire la crescita culturale, promuovendo una moderna cultura dell’innovazione in grado di stimolare lo sviluppo del tessuto industriale italiano, in occasione del Galileo Festival della scienza e dell’innovazione, diretto da Giovanni Caprara, promosso da ItalyPost e dal Corriere della Sera.
Si è riunita questa mattina in digitale la Giuria Scientifica del Premio che ha selezionato i 5 titoli che accederanno alla fase finale della selezione. I volumi scelti sono:
• Cosimo Accoto, Il mondo in sintesi (Egea)
• Luca Amendola, L’algoritmo del mondo (Il mulino)
• Guido Caldarelli, Senza uguali (Egea)
• Luca De Biase, Eppur s’innova (Luiss University Press)
• Elena Esposito, Comunicazione artificiale (Egea – Bocconi University Press)
A presiedere la Giuria Scientifica del Premio la rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, che intervenendo durante l’incontro di selezione della cinquina ha commentato: “Dobbiamo impegnarci nella formazione delle nuove generazioni. Saranno chiamate ad affrontare le grandi sfide sociali future, che richiederanno inevitabilmente l’utilizzo della tecnologia con un approccio etico solido. E la produzione editoriale di cui discutiamo in questa occasione rappresenta molto bene questa doppia dimensione, la tecnologia da un lato ma contemporaneamente il suo impatto fondamentale sulla società”.
Il direttore del Galileo Festival, Giovanni Caprara, ha invece evidenziato l’importanza della ricerca e dell’approfondimento: “In un mondo nel quale si parla “a tweet” e si scivola sempre verso la superficialità i libri sono un modo per approfondire ed essere più consapevoli ed è anche con questo scopo che promuoviamo il Premio sull’Innovazione”.
La giuria era composta inoltre da diverse personalità del mondo dell’impresa, della scienza, del giornalismo e dell’Università, tra queste: Massimo Cerofolini, giornalista Eta Beta su Rai RadioUno, Francesca Ferrazza, responsabile Magnetic Fusion Initiatives Eni, Serena Fumagalli, economista, direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Giuseppe Gigli, fondatore e direttore Istituto di nanotecnologie CRN Lecce, Salvatore Majorana, direttore Kilometro Rosso, Barbara Mazzolai, associate director IIT-Istituto Italiano di Tecnologia, Franco Ongaro, chief technology and innovation officer Leonardo, Caterina Petrillo, presidente Area Science Park, Paola Pica, responsabile Login Corriere della Sera, Fabio Puglia, amministratore delegato Oversonic, Roberto Siagri, già presidente Eurotech.
Il Premio Libro dell’Anno sull’Innovazione entra ora nella fase finale: le 5 opere saranno esaminate dalla Giuria dei Lettori, composta da imprenditori, docenti, rappresentanti delle associazioni di categoria e giovani laureandi, chiamati a partecipare alla votazione per decretare il vincitore del Premio il 20 maggio 2023, a Padova, alle ore 18, in occasione del Galileo Festival della Scienza e dell’Innovazione dove si terrà infatti la Cerimonia di Premiazione del titolo vincitore.
LA CINQUINA FINALISTA: OPERE E AUTORI
IL MONDO IN SINTESI di Cosimo Accoto (Egea, 2022)
Libro
Nel nuovo saggio – che conclude una trilogia iniziata con “Il mondo dato” e “Il mondo ex machina” –Accoto si concentra sull’era della simulazione computazionale: dai volti artificiali dei deep fake alle carnicoltivate, dalle predizioni della struttura tridimensionale delle proteine elaborate dall’intelligenza artificiale di AlphaFold ai beni crittografici come gli NFT, dai gemelli digitali e dai media sintetici alle creature biorobotiche (xenobot) passando per le realtà virtuali immersive, i simulatori quantistici e le neuroprotesi. Uno spettro ampio e divisivo di meraviglie per alcuni e di mostruosità per altri, di cui il famigerato metaverso presentato da Marc Zuckerberg rappresenta solo la punta dell’iceberg. Forse, allora, come scrive Accoto non viviamo dentro una simulazione (come pensa qualche filosofo), ma di certo vivremo grazie a queste molteplici simulazioni e sintesi. Di sicuro, comunque, non ci troviamo davanti a semplici illusioni ma a nuove realtà con cui dovremo iniziare a confrontarci seriamente anche da un punto di vista filosofico per capire cosa sia – e cosa sarà – davvero la nostra vita in questi tempi sempre più tecnologici.
Autore
Cosimo Accoto, filosofo di formazione, ha maturato il suo percorso professionale nella consulenza strategica di managemente prima ancora nell’industria dei dati e delle piattaforme analitiche. Research affiliate e fellow al MIT di Boston e culture innovation advisor, è docente di cultura digitale in corsi universitari e master executive. Ospite frequente di programmi televisivi e radiofonici dedicati all’innovazione, è speaker, contributor e discussant in convegni istituzionali, think tank ecorporate academy. È autore di diversi articoli e saggi tra cui, per Egea, Il mondo dato (2017, tradotto in più lingue) e Il mondoex machina (2019) che con questo volume formano un’ideale trilogia sulla filosofia del digitale.
L’ALGORITMO DEL MONDO di Luca Amendola (Il mulino, 2022)
Libro
«C’è un arco che si tende dalla prima all’ultima pagina di questo libro, ed è la domanda che mi pongo da sempre: perché la fisica funziona? E se ci fosse uno strappo nella trama del mondo?» La scienza sembra ormai disporre delle leggi fondamentali dell’universo, fondate sulla gravitazione di Einstein e sulle teorie quantistiche, e nessun fenomeno appare in evidente contraddizione con esse. Con la scoperta delle onde gravitazionali il quadro teorico appare completo: abbiamo svelato l’algoritmo del mondo. Restano però le domande essenziali: perché il nostro universo segue delle leggi matematiche, invece di precipitare in un caos senza fine, e perché proprio queste e non altre? Possiamo ancora accrescere la nostra conoscenza costruendo telescopi e acceleratori sempre più potenti, o abbiamo ormai raggiunto i limiti delle nostre risorse? Viviamo nell’unico universo possibile, o siamo solo un esperimento della natura tra i tanti?
Autore
Luca Amendola insegna Fisica teorica nell’Università di Heidelberg in Germania. Tra i suoi volumi, «Il Cielo Infinito» (Sperling & Kupfer, 2000) e «Dark Energy. Theory and Observations» (con S. Tsujikawa, Cambridge University Press, 2010). Per il Mulino ha già pubblicato «L’altra faccia dell’universo» (2018).
SENZA EGUALI di Guido Caldarelli (Egea, 2022)
Libro
Nel saggio accompagna il lettore in un mondo che diventa ogni giorno più connesso e complesso. Due aggettivi spesso abusati ma raramente compresi fino in fondo. Se la connessione sembra una proprietà facile da intuire, la complessità è un concetto più sfuggente. A grandi linee è possibile sintetizzarla così: un sistema con un gran numero di componenti può generare comportamenti inattesi, perché l’aggiunta di elementi non solo aumenta le dimensioni del sistema stesso, ma lo rende qualcosa di totalmente diverso da ciò cheera prima. I sistemi complessi sono il risultato di un’evoluzione che, come avviene in natura, produce sistemi autorganizzati. Per studiarli abbiamo bisogno di modelli, cioè di “copie semplificate” della realtà che seguono leggi matematiche precise, e di rappresentazioni grafiche capaci di restituire con immediatezza visiva anche il sistema di relazioni più intricato: le reti. Se per Galileo l’universo era «scritto in lingua matematica», la lingua in cui la Natura ci parla della sua complessità è spesso quella delle reti e dei grafi. La complessità della realtà si articola quindi in strutture di reti in cui le connessioni sono scelte tra un gran numero “disordinato” di possibilità, tutte più o meno equiprobabili. Il fatto sorprendente è che queste strutture, indipendentemente dalla loro configurazione specifica, hanno molte proprietà incomune.
Autore
Guido Caldarelli è professore ordinario di Fisica teorica, modelli e metodi matematici all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Esperto di scienza delle reti e sistemi complessi, cofondatore della Società Italiana di Fisica Statistica, membro dell’American Physical Society e dell’Academia Europaea, nel 2021 è apparso nel novero del 2% degli scienziati più influenti al mondo. È autore di numerosi articoli scientifi ci e di vari volumi, tutti editi all’estero; in Italia è autore insieme a Michele Catanzaro di Scienza delle reti (Egea 2016).
EPPURE S’INNOVA di Luca De Biase (Luiss University Press, 2022)
Libro
La parola “innovazione” è onnipresente. Nel dibattito pubblico, nelle conferenze, nei consigli d’amministrazione, nei circuiti politici. Tutti ne parlano, pochi sanno davvero cosa sia. Eppure, vi è la convinzione che esista un modello per fare innovazione, uno standard valido nel tempo e nello spazio, e che sia la soluzione ai più grandi problemi che le nostre società devono affrontare. Narrazioni che sembrano essere tanto valide quanto lo sono le analisi che fotografano l’Italia come un paese immobile dal punto di vista dell’innovazione. Ma si tratta di istantanee che non colgono la complessità di un sistema-paese forgiato da secoli di storia e cultura che hanno donato agli “italiani” un modo tutto loro di essere innovativi. Perché l’innovazione è un fenomeno trasversale, non sempre quantificabile e soprattutto viscerale. In un viaggio che attraversa la penisola, incontrando i principali protagonisti e le realtà imprenditoriali più dinamiche e ai più sconosciute, De Biase decostruisce la teoria dominante, mostrandoci un tessuto economico e sociale aperto e combattivo, pronto ad accogliere e a rimodellare, come gli artigiani del passato, le sfide dell’economia digitale e della conoscenza in una fase di profondo cambiamento globale. Un’esperienza che si fa teoria, alla ricerca di quanto abbiamo dimenticato essere il Paese, tra i mille difetti e i mille pregi. Fatta l’Italia, occorre riscoprire la creatività degli italiani. Per un’innovazione made in Italy.
Autore
Luca De Biase è giornalista dell’innovazione. Autore e voce di podcast per Rai Radio 3, scrive sul suo blog e sulla Svolta. Dirige la Media Ecology Research a Reimagine Europa eImminent, il centro di ricerca di Translated. Insegna Knowledge Management all’Università di Pisa e Cittadinanza Digitale all’Università di Modena e Reggio Emilia. Ha fondato Nòva a Il Sole 24 Ore ed è vincitore del James Carey Award for Outstanding Media Ecology Journalism 2016. Tra i suoi libri più recenti ci sono Homo pluralis (2015), Il lavoro del futuro (2018) e Armonie future (2021).
COMUNICAZIONE ARTIFICIALE di Elena Esposito (Egea – Bocconi University Press, 2022)
Libro
Oggi ciascuno di noi comunica abitualmente con dei programmi automatizzati (dei bot) senza badarci: quando compriamo online i biglietti d’aereo, quando chiediamo assistenza sul web, giochiamo ai videogame e in molte altre occasioni. Ciononostante, quando riflettiamo e dibattiamo sugli algoritmi, discutiamo ancora della possibilità che possa arrivare una singolarità tecnologica o una super-intelligenza che superi le capacità umane. Ci confrontiamo con le macchine e non ci piace che vincano loro. Ma è davvero di questo che ci dobbiamo preoccupare? Esposito si approccia alla rivoluzione innescata dall’IA con una visione diversa da quella comune. Se le macchine contribuiscono all’intelligenza sociale non è perché hanno imparato a pensare come noi, ma perché hanno imparato a partecipare alla comunicazione. Dobbiamo quindi pensare alle macchine “intelligenti” non in termini di intelligenza artificiale ma in termini di comunicazione artificiale. E per fare questo abbiamo bisogno di un concetto di comunicazione che sappia prendere in considerazione la possibilità che il partner con cui interagiamo non sia un essere umano ma un algoritmo. Partendo da questa premessa, il saggio indaga l’uso degli algoritmi in diverse aree della vita sociale, approfondendo temi come la proliferazione di liste online (fondamentali per il funzionamento del web), l’uso della visualizzazione, la profilazione digitale e l’individualizzazione algoritmica – che personalizzano un medium di massa con playlist e raccomandazioni – fino ad arrivare al nuovo orizzonte della ricerca sulle forme artificiali di intelligenza: la previsione algoritmica.
Autrice
Elena Esposito è professoressa ordinaria di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso le Università di Bielefeld (Germania) e Bologna. Allieva di Niklas Luhmann, ha condotto studi nell’ambito della teoria dei sistemi sociali focalizzandosi sulle questioni della memoria culturale, sullo statuto della finzione nella realtà contemporanea, sul ruolo delle aspettative e della temporalità nell’economia finanziaria e, da ultimo, sulla questione degli algoritmi predittivi. È autrice di numerosi contributi scientifici pubblicati in Italia e, soprattutto, all’estero.